Non mi uccidere
“Ho chiuso gli occhi e lui ha detto: ritorneremo. La volontà è più forte della morte. L’amore è volontà.” È la promessa che Mirta fa a se stessa e al suo grande amore Robin. Due giovani nell’Italia di tutti i giorni, quella degli studenti universitari e dei locali, dei genitori apprensivi e degli innamoramenti repentini, dei problemi giovanili e dei piccoli paesi. Mirta è una ventenne solare e curiosa, con una famiglia benestante e un futuro da archeologa. Robin è un ragazzo misterioso con il fascino dei dannati, ha dieci anni più di Mirta e un presente oscuro. I due si innamorano alla follia, come accade una volta nella vita, e si promettono un amore eterno. Un amore che può essere salvezza e il suo contrario. La voglia di trasgredire costa la vita a entrambi. Mirta si risveglia nel cimitero, risale in superficie e può solo sperare che anche Robin si risvegli, proprio come si erano promessi. Ma niente è come prima. La ragazza ha acquisito poteri straordinari, può volare e ha una forza impressionante. Non è solo questo. Il suo alter ego Luna ha fame e per sopravvivere deve nutrirsi di carne umana. Mirta-Luna ormai fa parte delle schiere dei “sopramorti”, esseri disperati e infelici, rimasti sulla terra dopo la morte, braccati da uomini misteriosi, i “benandanti”, una secolare associazione segreta che ha lo scopo di uccidere quelle anime maledette. Mirta ha paura, non sa quale sia il suo destino in mezzo ai vivi, ma decide di combattere alla disperata ricerca del suo amato Robin.