Avana Requiem
L’Avana è una città violenta e corrotta, che non ha nulla da invidiare alle capitali più pericolose dell’America Latina. Il paradiso del primo periodo rivoluzionario è lontano, così come le immagini da cartolina delle agenzie di viaggi. Insieme al turismo l’isola si è riempita di droga e criminalità. Oltre ai libretti per il razionamento del cibo, a Cuba esiste un fiorente mercato nero. Alla Mazmorra, la stazione di polizia del popoloso quartiere dell’Avana Vecchia, gli ufficiali della Polizia Nazionale Rivoluzionaria cercano di affrontare il disordine sociale, ma spessi persino loro sono costretti a muoversi al di fuori della legge. Corruzione, violenza e bande criminali regnano sull’altra Avana, lontana dalle rotte turistiche, dove la polizia taglieggia le prostitute, i guidatori di risciò e i venditori ambulanti, e dove tutti lottano per uscire dalla povertà e conquistare un minimo di benessere. Tre poliziotti della Mazmorra- il veterano Puyol, intuitivo e intelligente, l’arrivista e spregiudicata Ana Rosa e l’impulsivo Eddy, che prima spara e poi chiede- sono incaricati di risolvere tre casi che riguardano un suicidio sospetto, uno stupratore seriale e l’omicidio di un giovane legato al traffico di droga. Ognuno di loro, lottando contro il tempo, cerca di arrivare alla soluzione usando tutti i mezzi che ha, leciti e non, perché una cosa è certa, essere un poliziotto all’Avana significa sporcarsi le mani.