L’inverno del profeta
Un hotel di lusso a Sarajevo. Una missione di pace e una cena di gala. Una relazione clandestina, come tante altre, tra due diplomatici svedesi. Un attentato nella hall dell’albergo. Tra le vittime c’è il padre di Elias, studente svedese di ventiquattro anni. Nel giro di pochi giorni tutto il suo mondo crolla: non solo il padre è morto, ma deve anche convivere con la terribile possibilità di un tumore al cervello. È in questo frangente drammatico che il giovane conosce Ylva, capo nonché amante di suo padre, decisa tanto quanto lui a far luce sui misteri di quella morte violenta. Così i due uniscono le loro forze per scoprire i responsabili, e si ritrovano in mezzo a un intrigo internazionale che coinvolge partiti politici, forze diplomatiche e ricche aziende private in un vortice di interessi personali e sete di potere. Un thriller carico di suspense, che contraddice l’immagine tradizionale della Svezia come paese “virtuoso”, mostrando che lo scandalo e la corruzione esistono, spesso celati e protetti anche dal governo. Håkan Östlundh immerge i suoi lettori nel vivo dell’azione e li accompagna fra colpi di scena e rivelazioni, proiettili e codici cifrati, mantenendo alta la tensione con la sua abilità di scrittore affilato come un coltello.